Il ciclo biologico
La mosca del cavolo (Delia radicum) è una delle avversità maggiori di buona parte delle crucifere, in particolare dei cavoli.
Questo dittero compie 3-4 generazioni e sverna come pupa nel terreno a qualche centimetro di profondità. In seguito, nel periodo attorno a fine marzo-aprile, l’adulto sfarfalla e procede con l’accoppiamento. Le femmine possono deporre fino a 100-150 uova al colletto delle piante.
Fig.1 Riproduzione grafica di adulto, pupa e larva della mosca del cavolo
Le larve, che nascono dopo due settimane, si interrano e penetrano nelle radici dei cavoli scavandovi delle gallerie nelle parti più tenere. I tessuti colpiti marciscono, il fogliame ingiallisce e lo sviluppo viene compromesso portando, nei casi peggiori, alla morte della pianta.
Gli attacchi più gravi si hanno in primavera, ma anche le coltivazioni autunnali sono soggette agli attacchi della mosca. I danni sono causati dalle larve sono più gravi all’emergenza o dopo il trapianto in primavera e autunno.
Fig.2 Azione trofica da parte delle larve di Delia radicum
Le soluzioni
Gli interventi di contenimento contro questo dittero devono effettuati tramite la distruzione dei residui della vegetazione, in post-raccolta, e nel controllo delle Crucifere spontanee.
Oltre queste buone prassi agronomiche, l’azienda Ms Biotech suggerisce l’utilizzo del prodotto Rizotech MB, a base di spore vitali di funghi del genere Glomus spp. e Beauveria bassiana spp, che garantisce un rapido sviluppo dell’apparato radicale, migliorando l’efficienza della pianta nell’assorbire acqua ed elementi nutritivi e riducendo gli stress dell’apparato radicale determinati delle larve della mosca del cavolo.