Il colpo di fuoco batterico è la più grave malattia batterica delle rosacee, provocata dal batterio Erwinia amylovora. Colpisce oltre 150 specie di piante, principalmente il pero e il melo, il cotogno, il nespolo e le piante ornamentali come il biancospino. In Italia è comparso per la prima volta nel 1991 e ad oggi è presente nella maggior parte degli areali di coltivazione delle pomacee. I sintomi provocati dall’Erwinia amylovora coinvolgono l’intera pianta durante tutto il ciclo vegetativo e sono i seguenti:
- I fiori e i germogli avvizziscono e anneriscono ripiegandosi a uncino.
- Le parti legnose presentano cancri che emettono delle goccioline di essudato batterico; i rami e i tronchi infetti, se scortecciati nelle parti sane, sono di colore rosso-olivastro.
La disseminazione del batterio avviene soprattutto tramite vento e pioggia: l’infezione penetra nelle piante attraverso le ferite (foglie cadute, gemme rotte, lesioni varie) e i fiori.
Come difendersi da questo pericoloso batterio?
Per questa tipologia di infezione l’attività di prevenzione è molto più importante degli interventi fitosanitari; pertanto, la legge impone di osservare le seguenti misure preventive:
- Controllo attento e costante delle piante per individuare il prima possibile eventuali sintomi.
- In caso di sintomi, asporto immediato degli organi colpiti (con taglio a 70 cm dal sintomo, utilizzando attrezzi disinfettati con sali quaternari di ammonio).
- I rifiuti vanno bruciati (il batterio vive infatti anche nei rami tagliati) e le piante colpite al fusto vanno completamente estirpate.
- Corretta gestione dello sviluppo della pianta: evitare squilibri nutrizionali e potature esagerate.
- Asporto manuale delle fioriture secondarie (che sono la più naturale via di penetrazione dell’Erwinia amylovora).
- È consigliabile, inoltre, l’installazione di reti antigrandine e impianti di irrigazione sotto chioma.
- Una volta seguite queste misure preventive è possibile procedere anche con gli interventi fitosanitari complementari, sempre di tipo preventivo (considerato che non esistono cure post-infezione) a base di rame.
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Un mezzo di prevenzione alternativo al rame è il Bacillus subtilis. Il genere Bacillus appartiene al gruppo dei PGPR (Plant Growth Promoting Rhizobacteria) e comprende specie di batteri isolati dalla rizosfera con numerose attività benefiche; essi, infatti, aiutano le piante a superare gli stress dell’apparato aereo e radicale, causati da diversi funghi e batteri, e promuovono la crescita vegetale grazie alla produzione di fitormoni.
I prodotti Botrimax e Biotyl, biostimolanti della linea Microtech, risultano alleati fondamentali nell’azione preventiva di danni causati dal “colpo di fuoco batterico”, vista l’elevata concentrazione di Bacillus subtilis presente all’interno della loro formulazione!
Il loro utilizzo è approvato in regime di agricoltura biologica, oltre ad essere strumenti ideali per un’agricoltura volta al “residuo zero”.